Francom Spa sostiene "I Bambini delle Fate"

Francom per “I bambini delle fate”: storia di un sodalizio duraturo

Dal primo ingresso di Francom Spa nel gruppo di aziende che sostengono stabilmente la Fondazione “I bambini delle fate” sono passati ormai 6 anni. L’entusiasmo nei confronti dell’iniziativa è rimasto lo stesso: alle imprese è richiesto non di donare, ma di fare davvero impresa nel sociale, devolvendo mensilmente una parte del proprio ricavato a percorsi di integrazione ed autonomia per bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Grazie a Francom Spa e alle circa 600 ditte italiane che si sono impegnate con un vero e proprio contratto di responsabilità sociale, la Fondazione presieduta da Franco Antonello sta portando avanti 62 progetti su tutto il territorio italiano, aiutando 1300 famiglie.

2017-2018 Francom sostiene il progetto di inclusione sociale dell’associazione F.A.R.C.E.L.A.

Ogni azienda opera in particolare per il territorio in cui è attiva: anche quest’anno Francom ha sostenuto l’associazione F.A.R.C.E.L.A. di Castelfranco, che ha organizzato progetti di inclusione sociale e di terapia per 70 ragazzi con disabilità intellettive ed autismo. Una serie di proposte che spaziano dal nuoto all’ippoterapia, passando per musicoterapia e teatro, impegnando i partecipanti quasi ogni pomeriggio della settimana. Oltre a coinvolgere attivamente i protagonisti, questi percorsi donano sollievo alle famiglie di origine, sicure di affidare i loro figli speciali a personale preparato e accogliente e sempre felicemente sorprese di ritrovarli più autonomi e sereni nella vita di tutti i giorni. L’ultima iniziativa dell’anno 2018 si svolgerà il 7 dicembre al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, dove il gruppo di giovani attori porterà in scena lo spettacolo “Don Chisciotte Cavaliere”.

Vuoi dare una mano?

Per maggiori informazioni su I Bambini delle Fate, www.ibambinidellefate.it/cosa-puoi-fare-tu/ : alla raccolta fondi nazionale “Fare impresa nel sociale” possono contribuire le aziende, ma anche i privati possono partecipare, direttamente nel territorio di appartenenza, entrando a far parte del progetto “Sporcatevi le mani”.
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