Un mestiere d'un tempo, frutto d'una sapienza antica e del bisogno ancestrale di scaldarsi durante i rigori dell'inverno: è quello del conciapelli, o conciatore, che trattava le pelli animali per ricavarne capi d'abbigliamento o accessori, al contempo caldi e resistenti alle intemperie.
L'artigiano che si prestava a questa attività doveva essere dotato di pazienza e laboriosità, oltre che possedere una vasta gamma di conoscenze che gli permettessero di trattare tegumenti di diversi animali, sapendo agire nella maniera opportuna a seconda della materia prima a disposizione. Ad oggi questo lavoro è svolto quasi sempre all'interno di grandi stabilimenti, dove si utilizzano macchine industriali e conce minerali, che riescono a valorizzare un sottoprodotto dell'industria alimentare, la pelle animale, per ricavarne scarpe, borse, giubbotti, divani. Nelle varie fasi della concia, dal lavoro preliminare di preparazione della pelle grezza, alla concia vera e propria, alla tintura e alla “rifinizione” finale, vengono utilizzati, oltre a tantissima acqua, una quantità di macchinari e di sostanze di origine minerale o animale. Tutto questo processo richiede in azienda un'assistenza costante e qualificata: con il supporto di un furgone adeguatamente attrezzato per l’industria della concia, i tecnici addetti possono muoversi agevolmente nelle varie aree dei poli industriali conciari, prestando la loro opera di manutenzione e aggiustaggio laddove richiesta.
Il Master allestito per conciapelli: protezione della carrozzeria interna
La concia è un mestiere “sporco”: per ottenere quei patinati e morbidi risultati che ritroviamo nelle vetrine dei negozi di calzature e di abbigliamento oltre che nel salotto di casa nostra, è necessario trattare la materia prima con tante e diverse sostanze chimiche. Va da sé che i vari macchinari e le componenti delle attrezzature sono spesso imbrattati di olii minerali e altre sostanze che potrebbero sporcare in modo indelebile il furgone in occasione degli interventi effettuati in azienda.
Ecco perché è stato fondamentale, anche in questo caso, rivestire le pareti e il pavimento del Master con dei pannelli che fornissero adeguata protezione e fossero semplici da ripulire dopo l'utilizzo.
Come si vede dalle foto, sul pavimento è stato posato un pianale in legno resinato, resistente all'umidità e con caratteristiche antiscivolo. La paratia di fondo è stata ricoperta con un pannello in alluminio mandorlato, mentre le pareti e le porte sono completamente rivestite di pannellature in alluminio. In questo modo non solo si evitano danni da eventuali ammaccature, che possono occorrere nelle fasi di carico e scarico dei materiali, ma si riesce sempre, con un semplice colpo di spugna, a tenere in ordine e pulito il mezzo.
Master allestito per assistenza conciatori: l'arredamento interno
L'interno di questo Master allestito per macchinari per concia è stato arredato in modo articolato per far fronte ad ogni esigenza del committente. Andiamo per ordine.
Lato sinistro. Da questa parte, sulla base di due copripassaruota, uno parzialmente chiuso con antina, l'altro dotato di cinghia di contenimento con ganci, sono stati costruiti due arredi distinti.
Nella sezione più vicina alle porte posteriori spiccano gli spazi di contenimento per piccoli oggetti, utensili e componentistica: ci sono infatti due cassetti, al loro interno dotati di tappetino antiscivolo, e una serie di 16 cassettini in plastica estraibili di piccole dimensioni. C'è inoltre un ulteriore ripiano con antina rototraslante ad apertura totale.
La sezione centrale, invece, è stata interamente attrezzata a scaffalatura, con un totale di quattro ampi ripiani, suddivisi al loro interno in più aree grazie ai pratici divisori metallici.
Lo spazio apicale ospita una grondaia per oggetti allungati.
Lato destro. Questa zona del furgone è diventata un po' l'area di lavoro dell'officina mobile per tecnici di assistenza di conceria. Troviamo infatti un banco di lavoro in legno resinato che poggia su una cassettiera a quattro elementi sostenuta da un copripassaruota con antina rototraslante frontale. Una luce a LED illumina il ripiano, mentre in alto sono stati posizionati dei pensili con una serie di contenitori trasparenti per rendere accessibile e visibile dall'esterno la minuteria e la componentistica.
Il Master è stato inoltre dotato di alcune prese di corrente e di una morsa ribaltabile, oltre che dell'indispensabile e richiestissimo portarotolo di carta.
Accessori di bloccaggio su furgone per conciapelli
sul fianco esterno dell'arredo di sinistra spicca un gancio di grandi dimensii;
nell'ultima sezione, la più interna, sullo stesso lato, una rotaia applicata alla parete, abbinata ad una cinghia di bloccaggio, permette il fissaggio di attrezzature anche ingombranti;
lo stesso sistema composto da rotaia cinghie e ganci campeggia sulla paratia di fondo.
Il soffitto ospita un fermascala da interni ad una slitta: sistema comodo e salvaspazio per bloccare in posizione un oggetto di dimensioni davvero importanti.
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